Da piccola, d'estate credo, in una giornata uggiosa e di noia, mio papà decise di intrattenermi con una videocassetta. Qualcosa di dimenticato e abbandonato in un angolo, che per qualche strana ragione aveva registrato dalla televisione (impossibile non notare la scritta RAI anni '70 in basso a destra). Il film era un Disney, della famiglia di Quattro bassotti per un danese, Il gatto venuto dallo spazio, Un maggiolino tutto matto e così via. Questo, nello specifico, è del 1961, intitolato Il cowboy con il velo da sposa. Titolo ostico e fuorviante, perché non c'è nessun vero e proprio cowboy e, soprattutto, non indossa un velo da sposa. Suppongo, quindi, che sia stato ispirato da quell'intraprendenza che solitamente contraddistingue i nostri adattatori italiani, infatti è una versione un po' schifida del più semplice e perfetto titolo americano The parent trap, che almeno è stato tradotto con Genitori in trappola nel remake del 1998.