Miei cari, cari, carissimi pagemasters. Iniziamo l'anno col primo post fuori dalla digressione natalizia: una nuova recensione. Sedetevi. Tenetevi forte. Siete pronti? Si comincia.
Due mesetti fa la Giunti mi ha mandato un'e-mail intimidatoria che diceva, press'a poco: "Sgancia, bifolca, o ti tagliamo la tessera", e così, non poco intimidita com'era nelle intenzioni dei giuntiani, ho deciso di evitare il delitto e comprare un libro. Gira che ti rigira, giorni passati a fare entra e esci dalla libreria in uno stato di profonda disperazione per non riuscire a scegliere un libro da acquistare, sono arrivata quasi allo scadere del tempo concessomi e mi sono dovuta decidere.
Avevo conquistato, vincente, un romanzo di Giuseppina Torregrossa e mi stavo avviando alla cassa, quando lo vedo. In realtà lo vedo da anni, ma non me lo sono mai filata perché lo avevo sempre classificato tra le stupidaggini che avevano sfruttato il successo di Twilight, e pensavo quindi che si trattasse di vampiri. Attratta dal bel prezzo appiccicato sopra (5,90 €), leggo la trama sul retro della copertina (particolarmente ingannevole - potete leggerla qui) e ho scoperto che, invece, trattava di alieni. Un po' incuriosita dal fatto che fosse un libro da ombrellone (per non essere volgare), sì, ma che finalmente non trattasse di morti succhiasangue, e intrigata da questa faida galattica di cui si parlava, mi sono lasciata tentare dal Serpente.
Avevo conquistato, vincente, un romanzo di Giuseppina Torregrossa e mi stavo avviando alla cassa, quando lo vedo. In realtà lo vedo da anni, ma non me lo sono mai filata perché lo avevo sempre classificato tra le stupidaggini che avevano sfruttato il successo di Twilight, e pensavo quindi che si trattasse di vampiri. Attratta dal bel prezzo appiccicato sopra (5,90 €), leggo la trama sul retro della copertina (particolarmente ingannevole - potete leggerla qui) e ho scoperto che, invece, trattava di alieni. Un po' incuriosita dal fatto che fosse un libro da ombrellone (per non essere volgare), sì, ma che finalmente non trattasse di morti succhiasangue, e intrigata da questa faida galattica di cui si parlava, mi sono lasciata tentare dal Serpente.
Come sempre, perché ormai lo sapete che se qualcosa finisce qui per l'80% è un'aberrazione, il commento finale è stato "No." Anzi, per la precisione ho chiuso il libro, ho guardato intensamente negli occhi il mio ragazzo scambiando con lui sensazioni di crepitante elettricità e ho esclamato: "Che cagata!"
Ma andiamo con ordine.
Ho detto che non tratta di vampiri e quindi non sfrutta l'onda di successo di Twilight? D'accordo, può darsi, ma di Twilight sfrutta qualcos'altro: la trama.
La caratterizzazione dei personaggi è diversa, nel senso che Katy è più intraprendente e molto meno timida, impacciata e carciofa di Bella, e Deamon, il superfighissimo alieno, somiglia più a un ragazzo che a un vampiro ultracentenario, ovvero è un po' meno "OhBBella, vorrei manciarti ma sono veggetariano [con due g per l'enfasi] e alla vecchia maniera: prima il matrimonio e poi la sgnaccherata". A Deamon la sgnaccherata va bene anche prima del matrimonio. Ma comunque.
Katy si è appena trasferita, indovinate un po' dove? A Ketterman, un paesino sperduto e dimenticato da Dio, proprio come Bella che si trasferisce a Forks.
La prima persona in assoluto che conosce Katy è questo supermegafusto a cui chiede informazioni per arrivare al supermercato, che altro non è il suo vicino di casa. Lui, ovviamente, è un adone antipatico come la mer*a. Vi lascio un estratto del termine del loro primo incontro, per darvi un'idea.
«Grazie» mormorai e sottovoce aggiunsi «coglione».
Lui scoppiò a ridere di gusto. «Questa non me l'aspettavo da una signorina come te, Kittycat.»
Mi girai di scatto. «Non chiamarmi mai più così» sbottai.
«Meglio che sentirsi dare del coglione, no?» E si allontanò dalla porta. «È stato proprio un incontro interessante. Ne serberò a lungo il ricordo.»
Okay. Basta così. [Che paura] «Sai una cosa? Hai ragione. Non sei un coglione.» Sorrisi educatamente. «Sei proprio una testa di cazzo.» [Direttamente da Oxford.]
«Testa di cazzo» ripeté lui. «Affascinante.»
Sollevai il dito medio.
Lui rise di nuovo e chinò un po' la testa. Una cascata di boccoli gli ricadde sulla fronte oscurando per un attimo il verde dei suoi occhi. [Ohcche sensualità tenebrossssa] «Che eleganza, Kitty. Chissà quante parole dolci e gesti simpatici avresti in serbo per me, ma purtroppo non sono interessato.»
Non aveva idea di quante ancora gliene avrei potute dire e fare [paurissima], ma decisi di tenermi stretta la mia dignità [troppo tardi] e me ne andai senza dargli la soddisfazione di vedere quanto fossi incazzata. [Paurona]
La prima persona in assoluto che conosce Katy è questo supermegafusto a cui chiede informazioni per arrivare al supermercato, che altro non è il suo vicino di casa. Lui, ovviamente, è un adone antipatico come la mer*a. Vi lascio un estratto del termine del loro primo incontro, per darvi un'idea.
«Grazie» mormorai e sottovoce aggiunsi «coglione».
Lui scoppiò a ridere di gusto. «Questa non me l'aspettavo da una signorina come te, Kittycat.»
Mi girai di scatto. «Non chiamarmi mai più così» sbottai.
«Meglio che sentirsi dare del coglione, no?» E si allontanò dalla porta. «È stato proprio un incontro interessante. Ne serberò a lungo il ricordo.»
Okay. Basta così. [Che paura] «Sai una cosa? Hai ragione. Non sei un coglione.» Sorrisi educatamente. «Sei proprio una testa di cazzo.» [Direttamente da Oxford.]
«Testa di cazzo» ripeté lui. «Affascinante.»
Sollevai il dito medio.
Lui rise di nuovo e chinò un po' la testa. Una cascata di boccoli gli ricadde sulla fronte oscurando per un attimo il verde dei suoi occhi. [Ohcche sensualità tenebrossssa] «Che eleganza, Kitty. Chissà quante parole dolci e gesti simpatici avresti in serbo per me, ma purtroppo non sono interessato.»
Non aveva idea di quante ancora gliene avrei potute dire e fare [paurissima], ma decisi di tenermi stretta la mia dignità [troppo tardi] e me ne andai senza dargli la soddisfazione di vedere quanto fossi incazzata. [Paurona]
Come potete notare, il piatto forte di tutto il libro sono le parolacce, presenti in gran quantità, disponibili in vasta gamma per ogni occasione.
Tuttavia, nonostante questo inizio un po' burrascoso, lo scopo della vita di Katy è diventare amica di Dee, la sorella di Deamon. Dee è un po' l'Alice Cullen della situazione, troppo vivace e quasi invadente. Peccato che Deamon non sia affatto contento di questo tenace desiderio di amicizia da parte di entrambe, e continua a ripetere a Katy che non deve frequentarli, più o meno con questo fare terrificante [traduzione immagine: sei venuto nel vicinato sbagliato, stronzo]. A suo dire cerca di allontanare Katy il più possibile dalla sua famiglia, in realtà le sta costantemente tra i piedi. Finché non la salva prima da un orso, coi suoi poteri che non può rivelare (e Edward salva Bella dall'auto con la sua forza sovrumana), e poi lei viene aggredita da un tizio cattivo, che si scopre essere il nemico mortale della razza aliena di Daemon. Insomma, per farvela breve: quando gli alieni (che si chiamano Luxen perché, indovinate un po'? Sono fatti di luce. Strabiliante) usano i loro poteri accanto agli umani, su questi resta una traccia che gli Arum, ovvero i cattivi (che sono fatti d'ombra, ma dai!) possono individuare, quindi seguire per arrivare ai Luxen e succhiargli via i poteri.
Non vi ricorda una certa Bella Swan che col suo celestiale profumo attira i vampiri, in particolare, verso la fine, attira il segugio cattivo che in realtà non vuole arrivare a lei ma a Edward?
Inoltre, Katy si porta avanti sulla trama: mentre Bella decide di sacrificarsi per distrarre Victoria e dare un vantaggio a Edward agendo come un'idiota, ovvero ferendosi un braccio per inebriarla col suo sangue all'aroma di scorzette d'arancia candite (ommioddiochebbuone), solo nel terzo libro, Katy decide di farsi seguire nel bosco, buio, dall'Arum, già in questo tomo della saga. Ovviamente ne uscirà quasi in fin di vita, e Deamon dovrà fare qualcosa di estremo per salvarla, che non è spiegata a fondo, ma che comunque li unisce in qualche modo (per esempio, il loro cuore batte all'unisono. Che romanticheria.). Edward, per salvare Bella in Twilight, le toglie dal corpo il veleno del morso del segugio, succhiandole ovviamente il sangue e quasi uccidendola perché ha difficoltà a resistere e non prosciugarla. Sexy.
In buona sostanza, entrambi i figherrimi uomini guariscono le loro carciofine.
D'accordo, seriamente? Il libro è scorrevole, ricco di allusioni, neanche troppo implicite, al sesso e con dialoghi che hanno l'intenzione di sembrare molto realistici, ma il risultato è una serie di frasi artificiose che io giudico, sinceramente, troppo volgari scritte in un libro. Inoltre, per tutto il romanzo permane la situazione oscenamente stupida di Deamon e Katy che, palesemente, non vogliono fare altro che saltarsi addosso, e invece dobbiamo sorbirci tutto il tempo Katy che continua a sbavare come una lumaca da corsa ogni volta che lo vede, salvo ricredersi quando lui apre bocca, e Deamon che continua a dirle che è l'essere più inutile della terra e nel frattempo non le si stacca un attimo di dosso, con la scusa che deve proteggerla dall'Arum.
Alla fine del libro, Katy si è stancata degli sbalzi d'umore di Deamon manco fosse una donna in pieno ciclo e decide che se la vuole dovrà conquistarla. E se ne va salutandolo col caro vecchio dito medio.
In conclusione, non mi sento di consigliarlo a nessuno. Se volete leggere qualcosa del genere, vi assicuro che Twilight, per quanto non sia un capolavoro, è decisamente meglio. Quindi potete immaginare.
Bene pagemasters, siccome ho citato sopra la sgnaccherata, magari a qualcuno di voi si sono drizzate le antennine e ha capito da dove ho preso la citazione. Lascio qui sotto, dunque, un video che a me fa sempre ridere, ovvero la parodia della prima parte di Breaking Dawn (quarto volume della saga di Twilight). Enjoy it :D
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