giovedì 18 febbraio 2016

Quando il film è più bello del libro #4 [Mary Poppins]

Salve salve, pagemasters!
Ebbene sì, l'espressione di Bert qui accanto è particolarmente indicativa della situazione. Anche la dolce Mary Poppins ha meritato un posto, non proprio d'onore, nel mio blog.
Come certamente tutti sapete, e se non è così ve lo sto dicendo io, il film di Mary Poppins è tratto da un omonimo romanzo dell'autrice Pamela Lyndon Travers. Siccome abbiamo capito che o io ho aspettative troppo alte o effettivamente anni fa i bambini si accontentavano di molto poco, anche la mia adorata Mary Poppins è sfociata in un Quando il film è più bello del libro.
Di recente ho guardato Saving Mr. Banks che, come suggerisce Wiki, si ispira alla storia vera di come Walt Disney ottenne i diritti del romanzo Mary Poppins della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers, dopo venti anni di continue e pressanti richieste.
Siccome mi è piaciuto davvero tanto ho deciso di leggere il libro, che già da un po' mi rimirava da lontano. Iniziato e finito in un soffio (sono poco più di cento pagine, ma ho scoperto di aver letto un'edizione non integrale), sono pronta a parlarne.
E parliamone.

Immagino abbiate presente la meravigliosa Julie Andrews, allegra e canterina, un po' seria e un po' severa, ma sotto sotto dal cuore tenero?


Benissimo, scordatevela. Mary Poppins è uno dei personaggi più odiosi che mi sia mai capitato di incontrare. Vanitosa, a tratti prepotente, sempre scorbutica e sgarbata con la famiglia Banks, non sono riuscita a capire per quale motivo alla fine si innamorino tutti di lei.
Ma senza essere troppo precipitosi, andiamo con ordine.
Prima di tutto, ovviamente ci sono delle differenze tra film e libro, soprattutto per quanto riguarda i vari episodi che corrispondono solo in parte. Per chi fosse interessato ad approfondire, potete leggere qui.
Devo dire che inizialmente mi ha entusiasmato, soprattutto perché i primi episodi sono molto simili a quelli del film, ma andando avanti Mary Poppins diventa sempre più insopportabile e in particolare sono comparsi due personaggi che mi hanno inquietata non poco. 
Mrs. Corry coi fratellini di Jane e
Michael. (Sì, i giovani Banks sono
quattro.)

La signora Corry, che a detta sua è più vecchia del mondo, piccola e dall'aspetto fragile, ha due figlie gigantesche che tratta a pesci in faccia e che sono terrorizzate da lei. E io ci ho provato, ma non ho capito quale dovrebbe essere il messaggio che deve passare dalla cattiveria gratuita che la signora Corry esercita sulle sue figlie. Ho provato a giustificarlo in qualche modo, a trovare una morale, ma ho fallito miseramente. E soprattutto non ho capito perché Mary Poppins e la signora Corry rubino ai bambini le stelle di carta dorata del pan pepato, che i poverini collezionano con cura, per "attaccarle in cielo". D'accordo, che meravigliosa la fantasia, ecco le stelle nel cielo da dove arrivano, ma sono le mie stelle! Chi ti ha dato il permesso di prenderle?!
Il Re Cobra, cugino di Mary Poppins.
Il secondo personaggio che non mi è piaciuto è il Cobra, cugino di Mary Poppins. No, non è il nome del capo di un cartello della droga, è veramente un cobra, e come regalo di compleanno a Mary Poppins dona la sua pelle. E mi ha fatto un senso che non so descrivervi, e Mary Poppins è tutta contenta "Grazie, cugino, non so come ringraziarti". MA BRUCIALO COL FUOCO!
Il punto che mi ha lasciata più interdetta, però, a parte viscidi cobra e spaventose vecchiette, è che Bert (Berto in italiano) compare in una sola scena, quando entra nel suo disegno con Mary Poppins, e i bambini non sono con loro. Per il resto l'Uomo dei Fiammiferi viene nominato ancora una volta alla fine, da Michael (Michele in italiano) che lo riconosce come l'autore di un ritratto di Mary Poppins, poi più nulla.

Adesso, non so quanto ci sia di vero in ciò che viene raccontato in Saving Mr. Banks, ma pare che la Travers avesse delle riserve sulla sceneggiatura della Disney. In particolare, non apprezzava affatto la scelta di Dick Van Dyke come Bert, la scena di animazione coi pinguini e la caccia alla volpe (quella di Supercalifragilistichespiralidoso, per intederci), il fatto che diventasse sostanzialmente un musical e l'accenno a una relazione sentimentale tra Mary Poppins e Bert. E infatti di quest'ultimo aspetto non viene mai esplicitato nulla, resta solo nella fantasia dei più romantici. Ma vorrei trascrivervi un passo del libro.

«Ehi!» chiamò piano Mary Poppins.
L'Uomo dei Fiammiferi e Pittore proseguì nel suo lavoro, aggiungendo delle righe brune a una banana e una cascata di riccioli bruni alla testa della Regina Elisabetta.
«Ehm» disse Mary Poppins con un signorile colpo di tosse. L'Uomo dei Fiammiferi e Pittore si volse di soprassalto e la vide.
«Mary» gridò, e dal modo con cui lo gridò avrete capito che Mary Poppins era un personaggio molto importante nella sua vita.
Mary Poppins abbassò lo sguardo, strisciando la punta di una scarpa in un modo che la scarpa capì benissimo che quel sorriso non era per lei.
«È il mio Giorno Libero, Berto» disse. «Non ve ne ricordate?»
Berto era il nome dell'Uomo dei Fiammiferi. Erberto Alfredo per le grandi occasioni.
«Certo che me lo ricordo, Mary» disse lui, si fermò, e guardò mestamente il suo berretto. Stava per terra vicino al suo ultimo quadro e dentro c'erano due penny. Lo tirò su e fece suonare i soldi.
«Tutto qua?» domandò Mary Poppins, e lo domandò tanto giocondamente, che nessuno avrebbe mai potuto dire che provasse disappunto.
«Tutto qua» disse lui. «Gli affari vanno male oggi. Eppure chiunque dovrebbe essere felice di tirare fuori dei soldi per ammirare cose del genere, no?» E con la testa fece un piccolo inchino alla Regina Elisabetta. «Così va la vita, Mary» sospirò. «Temo di non potervi invitare a prendere il tè, oggi.»
Mary Poppins pensava alle crostatine di lamponi che avevano sempre gustato nel suo Giorno Libero e stava per sospirare, quando vide la faccia dell'Uomo dei Fiammiferi. Allora, molto abilmente, mutò il sospiro in un sorriso, un bel sorriso, e disse: «Nessun problema, Berto, non vi preoccupate. Preferisco non andare a prendere il tè. Lo trovo piuttosto indigesto, veramente.»
E questo, se tenete conto di quanto piacevano a Mary Poppins le crostatine di lamponi, era molto gentile da parte sua.
Anche l'Uomo dei Fiammiferi la pensò così, perché le prese la mano guantata di bianco e la strinse con forza tre le sue.

Ebbene, è solo una mia impressione o la relazione sentimentale in queste righe c'è eccome? E tenete conto che questo è l'unico passo in cui Mary Poppins sembra davvero felice, per il resto o è scontrosa o sorride gentile ai suoi vecchi amici - mai ai Banks, sia chiaro.
Ma tutto sommato questo non ha davvero importanza, avrà avuto le sue ragioni Pamela. A parte il fatto che Dick Van Dyke è un perfetto Bert, e che se davvero avessero rispettato le sue richieste probabilmente il film non avrebbe avuto questo successo.

Il punto è che ciò che rende meraviglioso il film di Mary Poppins (a parte le canzoni, si intende) è il percorso che porta il signor Banks ad avvicinarsi ai suoi bambini e di conseguenza a riunire la sua famiglia. Mary Poppins arriva non per salvare i bambini, ma i genitori, e questo risulta chiaro alla fine del film, quando tutto è sistemato e lei se ne va, un po' dispiaciuta di doverli lasciare ma soddisfatta. Da questo punto di vista il film è molto più profondo del libro, oppure molto meno criptico, perché nel romanzo i genitori non sono quasi mai presenti e l'unica cosa che sembra interessare alla signora Banks è cosa sia alla moda e cosa no. Alla fine, però, il giorno in cui cambia il vento e Mary Poppins se ne va, il signor Banks è "più tranquillo", segno che... boh? Non si vede mai il signor Banks, non sappiamo neanche che tipo di carattere abbia!

Probabilmente non sono stata l'unica a storcere il naso davanti alla freddezza esagerata di Mary Poppins, e infatti qualcuno ha pensato di dover intervenire per giustificarla. La postfazione spiega come fossero importanti le figure delle istitutrici in Inghilterra in quel periodo, qualcosa che a noi viene difficile immaginare siccome non sono tate come le intendiamo, ma figure che davano una vera e propria educazione ai bambini, non si limitavano a badarvi, e ribadisce come Mary Poppins rientri perfettamente nel ruolo. Certamente il distacco di Mary Poppins dalla realtà, per esempio il suo scorrere al contrario sul corrimano, la capacità di volare, poter viaggiare da un lato all'altro del mondo in pochi secondi, rende la sua figura magica, ma ho davvero sentito la mancanza del famoso cuore sotto sotto tenero, di cui non si vede neanche l'ombra.

E dunque Pagemasters, ancora una volta non ho imparato che quando adoro un film da tutta la vita, farei molto meglio a limitarmi a guardarlo e riguardarlo. Questa volta comunque non mi sento di sconsigliarvi di leggere il libro di Mary Poppins. Leggetelo, perché è sempre meglio avere informazioni di prima mano e costruirsi una propria opinione su ogni cosa. La mia è semplicemente un'impressione personale, può darsi che voi riusciate a cogliere nel personaggio romanzesco di Mary Poppins qualcosa che a me è sfuggito, e ad apprezzarla.
Grazie e baci, abbracci e tarallucci :D



P.S. Nel libro, Mary Poppins non riordina la casa schioccando le dita. Ora lo sapete! Adios!

4 commenti:

  1. Per quanto mi riguarda non sono per niente d'accordo con questa opinione, probabilmente perché ho letto il libro molto prima di vedere il film: avrò avuto sette o otto anni ed era una vecchia edizione appartenuta a mio padre, che conteneva sia Mary Poppins che Mary Poppins ritorna ed era corredata dalle illustrazioni originali. È diventato da subito uno dei miei libri preferiti, e ho adorato da subito la sua atmosfera surreale e poetica, il suo umorismo anglosassone e soprattutto la scontrosa, burbera, vanitosa Mary del libro. Che è buona, buonissima e ama tantissimo i "suoi" bambini, ma non lo da a vedere: qui sta la genialità del personaggio, e chi non lo capisce secondo me non ha capito nulla del libro. Nel libro c'è un'alternanza continua di momenti poetici e momenti umoristici, per lo più affidati a personaggi strambi e paradossali. Ma forse è difficile cogliere le sottigliezze dell'opera originale senza averne letta l'edizione integrale e senza avere letto anche Mary Poppins ritorna, per certi versi più poetico del primo e a tratti velato da un'ombra di malinconia.
    Detto questo, credo sia facile capire perché quando ho visto il film l'ho odiato - e lo odio tuttora- ferocemente. Tutta quella melassa, le canzoncine e gli stupidi balletti, quella insopportabile zuccherosa Mary che nulla ha a che vedere con quella vera...insomma, tutta quella retorica americana dei buoni sentimenti con cui Disney ha devastato senza ritegno il meglio della letteratura mondiale per l'infanzia. E capisco l'indignazione di Pamela Travers, oh come la capisco...

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    1. Probabilmente, nel mio caso, i problemi sono due: 1. ho visto prima il film, da bambina, e l'ho sempre adorato così com'era, 2. non ho letto un'edizione integrale, e mi dispiace davvero molto perché non mi ha permesso di avere una visione completa sull'opera e ha sicuramente falsato la mia impressione. Tuttavia non mi incuriosisce abbastanza da procurarmi un'edizione integrale e dargli un'altra possibilità, ma questa, come specificato nel post stesso, non è la verità assoluta ma la mia opinione personale :)
      Purtroppo è passato del tempo e il romanzo non ha fatto così breccia nel mio cuore da ricordarmene alla perfezione, quindi ti chiedo, nell'edizione integrale è più chiara la posizione di Mary Poppins, o il fatto che ami tantissimo i suoi bambini è un'interpretazione del lettore?

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  2. Il mio caso è ancora diverso: da bambino avevo letto non 2, ma ben quattro volumi di Mary Poppins, in edizione I Delfini della Bompiani (erano stati regalati uno a ciascuno di noi figli grandicelli). Non ricordo tutti i titoli, uno era "Mary Poppins apre la porta" o qualcosa di simile.
    I libri mi avevano appassionato per gli aspetti magico-avventurosi, ma non ricordo davvero se Mary fosse tenera o odiosa.
    Erano gli anni in cui veniva propagandato il film, ma all'epoca non lo vidi.
    Lo vidi molti anni dopo, senza particolare attenzione, poi lo rividi bene quando i miei figli erano piccoli, e lì realizzai che era un film di altissima qualità, pur considerando ciò che gli si imputa a livello di retorica americana. Musica e battute sono memorabili, ed è per me simpatico pure l'italiano del doppiaggio, che fa sorridere (chi mai "accomoderebbe" un aquilone?).
    In totale, per me sono belli i libri, ma è bellissimo, a suo modo, anche il film.

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  3. mary poppins e' un bodisattwa , una monaco buddiddta calato dal celo per portara all illuminazione soprattutto il capo famiglia - l'autrice fu infatti appassionata e studiosa di buddismo zen - ando anche i giappone per approfondirlo - in saving mr banks durante i titoli iniziali compare non a caso un libro di gurdjef - valirie lowson mi sembra strano non lo sapesse ma non ne viene fatto cenno ne nei suoi libri ne nel film ( saving ... ) disney dimstra si saperlo perche è cosciente del ruolo di mary poppins ( salvare mr bancks ) - Travers a mio parere acconsenti' a cedere i diritti prorpio perche l elemento fondamentale ( favola buddista ) era rispettato dal film -

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