martedì 20 giugno 2017

Assurdità abominevoli #5 [Terminator]

Salve Pagemasters!
Oggi ho deciso di tirare in ballo Terminator. So che non andrebbe necessariamente nella categoria Assurdità abominevoli, ma ci sono alcuni aspetti innegabilmente assurdi, e io, ormai lo sappiamo, sono particolarmente brava a individuarli.
Premetto che io ho visto per la prima volta Terminator in tempi recenti, e l'ho davvero apprezzato, forse perché ho un debole per i film anni '80/'90, forse perché Arnold Schwarznegger mi fa sempre ridere che faccia il buono o il cattivo, poverino.

Il film inizia con uno sguardo nell'apocalittico 2029 per poi buttarci nel 1984.
Un camionista un po' interdetto inizia ad attirare fulmini sul suo camion, finché non fugge chiedendosi «Ma che cacio è?»
E qui BOOM, spunta LUI. Lo Schwarzy mondiale, ignudo e incazzoso, che subito dopo averci mostrato le sue chiappe nude, comprende che può, certo, restare incazzoso per tutto il film, ma ignudo no. E come rimediare? Prende i primi tre scemi e chiede loro con estrema gentilezza di prestargli i loro vestiti. Sì, va bene, strappa il cuore a uno, ma poteva andare peggio, no?
Nel frattempo, in un altro punto della città, cade dal cielo Mr. Bean Reese, Kyle Reese. Un po' dolorante e acciaccato, anche lui capisce che può restare carciofo per tutto il film, ma ignudo no, e dunque ruba i pantaloni a un barbone e scappa. Davvero. Lo fa. E poi va in un centro commerciale a rubare il resto dell'abbigliamento, sempre mantenendo lo stile homeless perché deve suscitare i bollenti spiriti della Sarah. E chi è la Sarah? Adesso incontriamo anche lei, non temete.
La Sarah compare a bordo della sua motoretta anni '80, vagamente somigliante al pesce napoleone, parcheggia il motociclo ed esordisce con un battutone rivolgendosi al pupazzone (di plastica) dei panini: «Dagli un'occhiata tu, eh!» Ohmmioddio ma è simpatica!
Mentre lei serve alla tavola calda con l'abilità di un'oca zoppa, vediamo Schwarzy che compra armi pagando il negoziante con una cartuccia nel petto e Kyle che si costruisce un fucile a canne mozze alla McGyver. E quindi iniziano entrambi a cercare la Sarah tra le varie Sarah Connor della città. Il più cattivo è Schwarzy, e si capisce subito: non tanto perché ha già fatto fuori due tizi e rubato un'auto, ma perché quando arriva davanti alla casa della prima Sarah... con la ruota dell'auto schiaccia un camioncino giocattolo. Un vero badass.
Ma siccome Bad Schwarzy è prima di tutto una persona saggia, non sapendo quale sia la Sarah giusta, le fa fuori tutte. Non siamo mica qui per pettinare le bambole.
Nel frattempo la nostra Sarah, momentaneamente ancora incolume, è pronta per uscire col suo ricco spasimante quando questo, notando forse l'estrema somiglianza tra lei e Jynx, le tira il bidone con una scusa tipo "Stasera devo pettinare il gatto e non riesco proprio. Midispiacecivediamociao!" Ma la Sarah ribbelle decide di uscire da sola.
Mentre lei sfugge a un antisgamo Kyle che la pedina con un fare inquietante che neanche il Secco delle Charlie's Angels, Schwarzy ha finalmente beccato la casa giusta ma la donna sbagliata. Ovviamente, nel dubbio, fa fuori la coinquilina, ma sente il messaggio in segreteria della Sarah che specifica ESATTAMENTE dove si trova e si reca a ultimare la sua opera di pulizia.
Segue scena lunga un sogno, in cui Schwarzy con estrema calma si avvicina alla Sarah e le punta la pistola in fronte e Kyle si accinge a proteggerla scansando tutti come un avventore del centro commerciale all'inizio dei saldi. Qualche fucilata allo Schwarzone (che incazzatissimo si mette a mitragliare a caso), e Kyle acchiappa la Sarah per una spalla apostrofandola col famoso «Vieni con me se vuoi vivere». Cos-... davvero? Tu? Ma l'hai visto? Ha ottocento chili di muscoli, tu sei una mezza sega, al massimo con te ho garanzia di morte subitanea... *Schwazy la guarda* D'ACCORDO, NON IMPORTA QUANTO TU SIA CATONZO, COOORRIIII.
Segue fuga verso la salvezza, con una Sarah interdetta da morire e un Kyle che la bombarda con informazioni trascurabili, tipo che lui è arrivato dal futuro per difenderla da una cyborg, anch'esso del futuro, che vuole ucciderla perché sarà la madre del capo della rivoluzione contro le macchine quarant'anni dopo.
Ah. Okay. Eh? Boh. D'accordo. 
Afpetto fuori.
La fuga termina contro la polizia, che arresta Kyle. Ma Schwarzy li raggiunge e, nella scena più famosa dell'intero film, chiede informazioni sulla Sarah all'accoglienza. Siccome il tizio lo liquida con un «Aspetta lì che hai già rotto le balle», Schwarzy non se la prende. È d'accordo, non è un uomo rancoroso. Con estrema gentilezza gli risponde «Afpetto fuori», ma il birichino Schwarzino con la zeppolina stava millantando. E quindi torna in centrale. In macchina. Cioè, entra in centrale con tutta la macchina, e disgraziatamente il tipo dell'accoglienza si ritrova la scatola del cambio incastrata tra scapola e clavicola. Cose che capitano.
Altra fuga verso la salvezza, seguita da confidenze varie, Schwarzy che scopre immediatasubito dove si trovano, Kyle e la Sarah che costruiscono un po' di esplosivo, lui che le svela di essere uno stalker e... rullo di tamburi... la ciulata. Potevamo farcela mancare? Certamente no, perché alla Sarah non interessa che siano vecchi, giovani o non ancora nati. Lei non fa discriminazioni. L'importante è che si copuli.
Nel frattempo Schwarzy li ha raggiunti, nuova fuga e, com'era prevedibile fin dall'inizio, la Sarah si ritrova a dover salvare la sega di Kyle, che nonostante tutti i suoi sforzi alla fine crepa. Finalmente. Almeno hanno ciulato.
Dopo qualche minuto di Schwarzy, con solo busto, testa e braccio, che continua a inseguire la Sarah cercando di ucciderla, lei lo scafazza sotto una pressa e tutto termina nel migliore dei modi.
Ora la scena finale, la mia preferita. 
È passato del tempo, la Sarah adesso è più cazzuta. Lo capiamo subito, perché gira su un fuoristrada, ha una pistola, sta registrando un messaggio a suo figlio, è incinta... un attimo... cosa? No, no, no, no, no, davvero? No, no, no, no, no... davvero? Mi state dicendo che il padre del famoso John Connor che guiderà la ribellione contro le macchine è figlio di quella sega di Kyle? Quindi che suo padre in realtà è... nato dopo di lui? Cos... Va bene. Va bene, d'accordo, non importa. Insomma, è un mindfuck, è fatto apposta, è un film di fantascienza. 
L'atmosfera è nello stesso tempo dura e serena. Ascoltiamo la Sarah che parla al registratore, e parla di Kyle, della ciulata, del... «Nelle poche ore che abbiamo avuto ci siamo amati tanto. Ci siamo amati per tutta la nostra vita» ... del... eh? Quale vita, che siete stati insieme meno di ventiquattro ore? Santo Cielo. Santo Cielo, io queste cose non le reggo. Datemi elefanti volanti, androidi, vampiri, lupi mannari, maghi, alieni, bambini speciali, ma questa roba surreale sulle relazioni umane NO. 
Ma comprendo che il problema sia mio.
Il film termina con una Sarah che si prepara a un futuro dimm*rda, inforca l'occhiale scuro e riparte col suo macchinino cazzuto.

Well, pagemasters, oltre ad informavi che nonostante tutto io adoro la saga di Terminator, tengo a riportarvi anche una pecca della traduzione italiana.
La frase che è diventata la citazione più famosa di Schwarzy, ripresa ovunque e di cui vi ho parlato anche qui, è I'll be back. Purtroppo i traduttori non potevano sapere che sarebbe diventata una delle citazioni più famose della storia del cinema, ma comunque mi chiedo ancora perché tradurla Aspetto fuori e non Tornerò, visto che comunque torna un attimo dopo con tutta la macchina. Mystero.

Baci abbracci e tarallucci :D

(Vi lascio il link di YouTube perché non riesco a inserire il video.)

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