Buon anno pagemasters :D e welcome welcome to another year at Hogwarts post.
Finalmente, dopo due lunghissimi anni e mezzo di attesa, il film del GGG... èèèè... QUIIIIIIIII *musica di Carramba che Sorpresa!*
Innanzitutto, di che parliamo? Il GGG - Il grande gigante gentile è un film per ragazzi tratto dall'omonimo romanzo di Santo Roald Dahl.
Chi è Roald Dahl?! Spero che nessuno di voi se lo sia chiesto, ma nel dubbio... Roald, oltre ad essere l'autore della mia infanzia, è il creatore de La fabbrica di cioccolato, Matilda e James e la pesca gigante - per citare i più famosi, ed è a mio parere uno dei migliori autori di libri per ragazzi, se non il migliore in assoluto ma non vorrei osare troppo (ma secondo me lo è).
Nonostante questo non fosse il suo romanzo che preferivo da bambina, vedi traumi da recita scolastica alle elementari, ho avuto modo di rileggerlo da adulta e amarlo, quindi non potevo assolutamente perdermi la trasposizione cinematografica. Se poi consideriamo che il regista è Steven Meraviglia Spielberg e la sceneggiatrice Melissa Mathison (E.T., per capirci), capite bene che il bisogno di vederlo si era fatto impellente.
Purtroppo non sono stata capace di godermi il film di per sé, perché nella mia testa ho continuato a paragonarlo al libro, cosa che ha contribuito a dare più peso ai difetti che ai pregi.
Per essere precisi, intanto vi riporto la trama, da MYmovies.
Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG - che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio - rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose.
Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG - che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio - rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose.
Cercando di evidenziare i punti di forza, il film riesce magnificamente a portarci nel mondo di Roald Dahl, che io amo infinitamente. Il personaggio di Sofia - su cui avrò da ridire più avanti - si dimostra subito fuori dagli schemi, una bambina orfana intraprendente e coraggiosa, tanto da mettere a tacere un gruppo di ubriachi sotto la finestra dell'orfanotrofio. Insonne, si affaccia e vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere: un gigante che si rende conto di essere stato scoperto e che, per questo, la porta via dal suo letto. Per interminabili minuti siamo tutti convinti che voglia mangiarla, ma... nulla di più sbagliato. Da qui, piano piano, entriamo nella magia della favola, condita di sentimenti, qualche risata, giganti mangiaumani, sogni e una visita alla regina.
Personalmente, ho apprezzato molto che l'aspetto dei personaggi rispecchiasse quello della mia fantasia, e che in generale il film sia a grandi linee fedele al libro.
Qualche dettaglio è leggermente diverso, per esempio i sogni che il GGG cattura non sono invisibili ma colorati, e non li tiene sugli scaffali in casa ma in una stanza segreta. Sono state aggiunte varie scene, tra cui i giganti mangiauomini che irrompono nella caverna del GGG e distruggono la sua stanza dei sogni, o ancora la storia di un bambino che il GGG aveva portato via come Sofia e che era rimasto a vivere con lui, ma che purtroppo era stato scoperto e mangiato dagli altri giganti - elemento che dà vita a una serie di conseguenze sentimentali per il GGG assenti nel libro. Possiamo tranquillamente farle passare, tutto sommato danno un pochino di drammaticità sentimentale al film, il che generalmente piace.
Principalmente, però, tre cose mi hanno infastidita parecchio.
Prima fra tutti, la mancanza totale di denuncia sociale. Ciò che adoro di Dahl, a parte il suo descrivere mondi fantastici come se esistessero davvero, sono le denunce sociali nascoste qua e là, mimetizzate tra le righe dei suoi romanzi. Il GGG ne è pieno - un esempio, quando Sofia si lamenta che i giganti mangino le persone, il GGG le fa notare che gli umani non si comportano diversamente.
Personalmente, ho apprezzato molto che l'aspetto dei personaggi rispecchiasse quello della mia fantasia, e che in generale il film sia a grandi linee fedele al libro.
Qualche dettaglio è leggermente diverso, per esempio i sogni che il GGG cattura non sono invisibili ma colorati, e non li tiene sugli scaffali in casa ma in una stanza segreta. Sono state aggiunte varie scene, tra cui i giganti mangiauomini che irrompono nella caverna del GGG e distruggono la sua stanza dei sogni, o ancora la storia di un bambino che il GGG aveva portato via come Sofia e che era rimasto a vivere con lui, ma che purtroppo era stato scoperto e mangiato dagli altri giganti - elemento che dà vita a una serie di conseguenze sentimentali per il GGG assenti nel libro. Possiamo tranquillamente farle passare, tutto sommato danno un pochino di drammaticità sentimentale al film, il che generalmente piace.
Principalmente, però, tre cose mi hanno infastidita parecchio.
Prima fra tutti, la mancanza totale di denuncia sociale. Ciò che adoro di Dahl, a parte il suo descrivere mondi fantastici come se esistessero davvero, sono le denunce sociali nascoste qua e là, mimetizzate tra le righe dei suoi romanzi. Il GGG ne è pieno - un esempio, quando Sofia si lamenta che i giganti mangino le persone, il GGG le fa notare che gli umani non si comportano diversamente.
[...] «Io
non riesce a capire i popollani» riprese il G.G.G.; «tu per esempio è
una popollina e dice che i giganti è abominoso e monstrevole perché
mangia la gente. Chiaro o scuro?»
«Chiaro».
«Ma i popollani si imbudella tutto il tempo tra loro, si sparapacchia coi fucili e va sugli aeropalmi per tirarsi bombe sulla testa ogni settimana. I popollani uccide per tutto il tempo gli altri popollani».
Aveva ragione. Era evidente che aveva ragione, e Sofia lo sapeva. Stava cominciando a chiedersi se davvero gli uomini fossero migliori dei giganti. «Tuttavia» disse, cercando di difendere nonostante tutto i suoi simili, ciò non impedisce che sia riprovevole che quegli orribili giganti se ne vadano ogni notte a mangiare gli esseri umani. Gli uomini non hanno mai fatto loro nulla di male».
«É quello che dice ogni giorno anche il porcellino. Dice: “Io non ha fatto mai nulla di male agli uomini e allora, perché loro mi mangia?”»
«In effetti...»
«I popolli inventa regole che gli va bene, ma sue regole non va bene al porcellino. Chiaro o scuro?»
«Chiaro» ammise Sofia.
«Anche i giganti inventa regole, e le sue regole non va bene ai popolli. Ognuno fa regole che va bene solo a se stesso». [...]
«Chiaro».
«Ma i popollani si imbudella tutto il tempo tra loro, si sparapacchia coi fucili e va sugli aeropalmi per tirarsi bombe sulla testa ogni settimana. I popollani uccide per tutto il tempo gli altri popollani».
Aveva ragione. Era evidente che aveva ragione, e Sofia lo sapeva. Stava cominciando a chiedersi se davvero gli uomini fossero migliori dei giganti. «Tuttavia» disse, cercando di difendere nonostante tutto i suoi simili, ciò non impedisce che sia riprovevole che quegli orribili giganti se ne vadano ogni notte a mangiare gli esseri umani. Gli uomini non hanno mai fatto loro nulla di male».
«É quello che dice ogni giorno anche il porcellino. Dice: “Io non ha fatto mai nulla di male agli uomini e allora, perché loro mi mangia?”»
«In effetti...»
«I popolli inventa regole che gli va bene, ma sue regole non va bene al porcellino. Chiaro o scuro?»
«Chiaro» ammise Sofia.
«Anche i giganti inventa regole, e le sue regole non va bene ai popolli. Ognuno fa regole che va bene solo a se stesso». [...]
Questo è quello che ricordo meglio, ed è decisamente uno dei miei pezzi preferiti. Ce ne sono altri sparpagliati per il romanzo, ma nel film neanche l'ombra, e mi è dispiaciuto parecchio perché a mio parere è una grossa perdita. Personalmente, potendo scegliere, avrei inserito qualche dialogo di questo tipo ed evitato il pezzo dei giganti che distruggono la stanza dei sogni, che fa scena ma ai fini della storia non è nulla di che.
Non ho sopportato assolutamente Sofia. A parte la recitazione esagerata e a tratti artificiosa dell'attrice, è decisamente troppo audace rispetto alla Sofia pacata e intelligente del libro. Soprattutto, l'avrei presa a schiaffi ogni volta che correggeva il GGG quando sbagliava le parole, ma con un'arroganza che non si poteva sentire... non so se
sia colpa della doppiatrice, io l'avrei vaporizzata. L'ho trovata fastidiosa, insistente e insolente. Ed è un gran peccato, visto che è la protagonista della storia.
E in ultimo, il rapporto tra Sofia e il GGG. No. Tra i due protagonisti nasce naturalmente un'amicizia: entrambi soli, si affezionano l'uno all'altra ed è perfetto così. Ma il trasporto che ha Sofia verso il GGG, i silenzi imbarazzati a tratti di entrambi, la fiducia che ripone lei in lui al punto di buttarsi dalla finestra convinta che il GGG l'avrebbe sentita e sarebbe corso a salvarla - come effettivamente fa (quanto le sarebbe stato bene schiantarsi per terra...), mi hanno infastidita quanto Sofia stessa. Ma forse la causa della mia insofferenza è da riporre tutto sommato sempre nel personaggio di Sofia, probabilmente perché sono abituata al loro rapporto nel libro, molto meno esuberante ma che esprime comunque il loro affetto in modo molto nitido.
Tirando fuori un po' di traduzione (avevamo dubbi?), gli esseri umani vengono chiamati esseri urbani. Interessante, perché nel romanzo sono chiamati popolli, ma ovviamente dovendo ricalcare il labiale di human beans non si poteva utilizzare la traduzione del libro.
Dunque pagemasters, il film è Wunderbar perché, nonostante tutto, l'ho apprezzato facendomi un po' di violenza per passare sopra i punti no, che riconosco siano molto soggettivi, e invito tutti sia a guardarlo sia a leggere il libro che, ribadisco, ho trovato geniale rileggendolo di recente.
Tirando fuori un po' di traduzione (avevamo dubbi?), gli esseri umani vengono chiamati esseri urbani. Interessante, perché nel romanzo sono chiamati popolli, ma ovviamente dovendo ricalcare il labiale di human beans non si poteva utilizzare la traduzione del libro.
Dunque pagemasters, il film è Wunderbar perché, nonostante tutto, l'ho apprezzato facendomi un po' di violenza per passare sopra i punti no, che riconosco siano molto soggettivi, e invito tutti sia a guardarlo sia a leggere il libro che, ribadisco, ho trovato geniale rileggendolo di recente.
Vi lascio col trailer, a presto :D
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