Innanzitutto lo devo ammettere: mi dichiaro italianista puritana. Adoro la lingua italiana, trovo che sia troppo svalutata a favore di altre lingue, perché conosciuta troppo superficialmente. Tutto perché abbiamo una tra le grammatiche più complesse e centinaia di termini poco utilizzati perché non si è capaci di collocarli né di usarli, semplicemente. Per questo motivo, sembra che all'italiano medio poco sicuro della propria lingua piaccia infilare inglesismi ovunque, come se fosse una cosa figa e da gggiovani.
Parliamo dunque della parola in assoluto che mi fa venire la pelle d'oca: boyfriend e l'incapacità di renderla in italiano. Ho sentito testi rispettabilissimi, di libri e film, utilizzare la parola boyfriend al naturale, totalmente fuori registro. Mi è tornato alla mente ieri, mentre leggevo Shadowhunters - Città di cenere e all'improvviso incappo nella seguente frase "Era stato un buon boyfriend per Maia." Primo pensiero: no. Secondo pensiero: perché? Terzo pensiero: La la la, non leggere, non pensarci e nessuno si farà del male.
Perché usare boyfriend quando esistono traducenti perfetti in italiano, e quindi mantenere la parola originale non serve a una ceppa, non giova, non pesa e non posa? A quanto pare, però, Shadowhunters non è stato l'unico colpito dall'indomito fidanzo (ironica abbreviazione di fidanzato).
Prendiamo The amazing Spiderman, l'ultima versione dell'uomoragno di Marc Webb. Verso la fine, quando Spiderman ha salvato la sua donzella spaurita e lei corre agitatissima dal padre, il dialogo si svolge più o meno così:
Figlia: «Papà, devo portarlo a Spiderman [n.d.a. l'antidoto al veleno del lucertolone].»
Padre: «Sali in macchina.»
Figlia: «No no no, può fermare la lucertola, ma non capisci!»
Padre [n.d.a. molto serio]: «Sì, altroché. Il tuo boyfriend è un uomo dalle molte maschere, lo so.»
Sì, lo so che anche voi siete rimasti particolarmente impressionati dall'uso molto gggiovane che fa il padre della parola boyfriend, ma mi duole dirvi che non è ironico, lui è davvero convinto che Spiderman sia il boyfriend della figlia, non il ragazzo/fidanzato. Inoltre, boyfriend, buttato così come un pugno in faccia durante una conversazione seria e ricca di tensione, non solo è terrificante in questa versione nature, ma viene pronunciato all'italiana, con un meraviglioso accento piano (per capirci, boifrènd). Insomma, un pugno con gli anelli d'acciaio.
A questo punto mi domando: perché non tradurlo? In fondo il traducente più semplice sarebbe ragazzo, con l'accezione di fidanzato, difficile da fraintendere con ragazzo nell'accezione di giovane maschio, in un contesto in cui un padre dice "il tuo ragazzo" alla propria figlia.
Quindi addentriamoci nelle spaventose traduzioni che sono giunte alle mie orecchie. Come non citare una posseduta Frau Blücher in Frankenstein Junior, che rivela le sue colpe e urla con passione in riferimento al nonno dell'attuale dr. Frankenstein «Lui era il mio amichetto!» con sublime accento tedesco. Non potete capire quanto i peli delle mie braccia abbiano cercato di sfuggire dall'epidermide per la potentissima pelle d'oca. Quindi, penserete "Vabbè, che significa, è un caso."
Ebbene no. Ritroviamo lo stesso obbrobioso traducente in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, nel primo capitolo (p. 24 edizione italiana, p. 19 edizione inglese). Dudley prende in giro Harry chiedendogli se Cedric è il suo amichetto. Per anni ho creduto che fosse un modo per prendere in giro Ron (di cui non conosceva il nome), finché non l'ho letto in inglese e tutto mi è apparso chiaro e terribile.
In conclusione, piccolo appello ai traduttori: vi prego, quando incontrate un boyfriend selvatico, mettetevi una mano sul cuore e ricordate che ogni volta che viene lasciato in inglese o tradotto con amichetto, da qualche parte una Frau Blücher nitrisce con rabbia.
E a proposito, dopo la sua meravigliosa foto all'inizio del post durante la scena suddetta, vi lascio con un video di presentazione della nostra Frau poiché purtroppo non ho trovato la scena italiana, e perché così capirete la battuta del nitrito.
E perché Frau Blücher merita sempre un posto di riguardo.
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