domenica 10 novembre 2013

Salve salvino

Ciao a tutti.
Ed eccomi qui, dopo averci pensato e ripensato, mi sono fatta coraggio (no, non vado in guerra) e ho aperto un blog. Perché? Inizio dicendo che sono una traduttrice letteraria - e non, bisogna pur sopravvivere - e che ho seguito un percorso per arrivarvi. Ho iniziato a 15 anni (ora sono 23 suonati), leggendo il primo libro del mio adorato Harry Potter in inglese, che mi ha "illuminato il cammino". «Come sarà tradotto questo in italiano? Ma questo pezzo come sarà in originale? Nooo, ma guarda, questo gioco di parole è un casino!» Ecco, cose così mi hanno portato a leggere in altre lingue finché non ho deciso che sarei diventata una traduttrice letteraria. Quindi ho frequentato un corso di laurea sulla traduzione e, una volta laureata, ho iniziato a cercare lavoro nel campo. Sorvolerò su quanto sia difficile trovare blablabla perché tutta 'sta tiritera era solo una premessa per presentarmi.
Quindi, perché un blog? Dopo aver avuto qualche esperienza di traduzione, ho capito due cose: no, e no. Tradurre è solo in parte figo come me lo immaginavo, e tremendamente, terribilmente difficile. La mia intenzione è di condividere difficoltà e "Orrori", non errori, di traduzione che mi è capitato di trovare facendo revisioni e traducendo io stessa: ebbene, gli Orrori sono anche miei :D nessuno è perfetto. Spero di riuscire a farlo in modo ironico, senza voler offendere nessuno perché, soprattutto dopo esserci passata in prima persona, so quanto sia complicato creare un testo perfetto partendo da un'altra lingua e alcune cose sfuggono per forza, per quanto ci sforziamo serve sempre un secondo lettore che ci dica «Maccheccazzohaiscritto??» per tornare sui nostri passi e rispondere «Cazzoneso?? C'hai raggione.» Inoltre, siccome dopo aver studiato traduzione ho sviluppato una deformazione professionale da far paura e infastidire persino me, anche guardando i film mi capita di cogliere castronerie paurose, e ho intenzione di infilare anche queste nel blog. E anche parlare di traduzione in senso più ampio. E di libri. E di film. Ebbasta.
Ad ogni modo, prima di tutto sono una lettrice e, anche se forse non si direbbe, una scrittrice. In primis perché per poter fare i traduttori bisogna innanzi tutto essere scrittori; in secondis perché ho qualche idea nel cassetto che mi piacerebbe sviluppare, ma per il momento shshshsh non approfondiamo.
Siamo giunti alla fine del mio primo post. Vorrei aggiungere però un'ultima cosa: se vi state chiedendo cacchio c'entra Pagemaster, mi è sembrata l'ambientazione più adatta per il mio blog: Pagemaster è il film che parla di libri, fondeva insieme i due argomenti che vorrei trattare; la biblioteca è il luogo in cui si svolge tutto il film. Aggiungere la traduzione nel titolo non mi sembrava necessario, siccome ovunque vi girate leggete la parola tradurre in tutte le salse. E appena riuscirò a capire come si fa ad inserirlo, vedrete che il mio sottotitolo in qualche modo riprende gli Orrori.
Grazie per essere arrivati fin qui, mi rendo conto che è il post più lungo della storia, spero che le vostre palle siano ancora al loro posto e non siano rotolate per terra. Proverò ad essere meno prolissa la prossima volta... o forse no, non so se ne sono capace :D

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