lunedì 5 giugno 2017

Recensire #5 [Neve come cenere]

Salve salvissimo pagemasters!
Ogni tanto riemergo dall'ombra, questa volta per parlarvi di un libro che mi è piaciuto davvero molto, ovvero Neve come Cenere di Sara Raasch. 
Ho letto questo romanzo l'anno scorso, quando non era ancora uscito in Italia, ma siccome a febbraio è stato pubblicato da Mondadori ed ora è disponibile in tutte le librerie, posso recensirvelo :D
Iniziamo, come sempre, dalla trama presa da Anobii, perché io non sono in grado di far stare tante pagine in poche righe.

Da sedici anni i cittadini del Regno d'Inverno sono stati fatti schiavi, privati della loro magia e del loro re. L'unica speranza per il popolo di Inverno risiede negli otto fuggitivi che sono riusciti a scappare e sopravvivere fuori dai confini, in attesa che giunga il momento del riscatto. Rimasta orfana durante la sconfitta di Inverno, Meira è stata allevata da Sire e ha vissuto tutta la vita come profuga. Sogna di diventare una guerriera e far risorgere Inverno, ma il suo cuore batte anche per Mather, il suo migliore amico nonché erede al trono. Quando gli esploratori scoprono dove è nascosto il medaglione magico in grado di ridare i poteri a Inverno, Meira decide che è giunto il momento di fare sul serio. Finirà coinvolta in un gioco pericoloso forse troppo spietato per lei. E soprattutto dovrà rendersi conto che il suo destino non le è mai realmente appartenuto. 

Zan zan zaaan.
Abbiamo per le mani un fantasy diverso dal solito, con un'ambientazione piuttosto originale. Aggiungo qualche informazione che qui sopra manca, e che secondo me dà gran parte del fascino al romanzo: Primoria, il luogo in cui si svolge la storia, è divisa in quattro Regni del Ritmo e quattro Regni delle Stagioni. Ogni regno viene definito per delle caratteristiche, e in particolare i Regni delle Stagioni prendono il nome dalla stagione che dura tutto l'anno all'interno di ciascuno. Quindi, in Inverno è sempre inverno, in Primavera è sempre primavera e via dicendo. Di conseguenza, anche le popolazioni dei vari regni (Ritmo e Stagioni) vengono caratterizzate in modo diverso, per esempio, gli inverniani hanno i capelli bianchi, la pelle chiarissima e non sopportano il caldo - ovviamente.
La trama si sviluppa bene, coi tempi giusti e ci introduce in Primoria in modo naturale tramite i pensieri e le sensazioni di Meira. L'unica cosa che personalmente non ho apprezzato granché è la ripetizione all'infinito della frustrazione di Meira, ma nel complesso probabilmente si nota appena e io sono solo molto noiosa... ma questo si sa :D. Ad ogni modo, c'è proprio tutto: mistero, coraggio, sentimenti, malvagità, dolore, gioia, magia, politica, guerra. E poi, vabbè, c'è il sempre presente triangolo amoroso, e lì non si sfugge.
THERON FOREVER!!!!! 
Smettila, Airina dodicenne, torna a dormire. Dicevamo.
Per spendere qualche parola in più sui personaggi, che sono tanti ma mi limiterò ai principali, Meira è la protagonista femminile che spesso ultimamente si vede in letteratura: forte, combattente ed estremamente figa, ovviamente anche lei con le sue insicurezze, il che la rende particolarmente umana. Abbiamo poi Mather, il futuro re, di cui Meira è innamorata da tutta la vita (forse anche perché è praticamente l'unico ragazzo che conosce), anche lui ficus e possente, ma un po' appesantito dal ruolo che gli spetta e dal fatto che, quando finalmente il suo regno sarà riconquistato, non potrà utilizzare la magia perché in Inverno funziona solo a discendenza femminile (in ogni regno, la magia può essere usata solo dal governante per aiutare la popolazione). Theron, invece, è il bel figliolo principe di Cordell, un Regno del Ritmo, alquanto affascinante e che sarà OVVIAMENTE il terzo elemento del triangolo.
C'è un altro miliardo di personaggi di cui dovrei parlarvi, a partire da Sire, Noam, Angra, ma non posso o non finisco mai più... quindi lascio che lo scopriate da voi :D
Ultimo ma non ultimo, non so purtroppo come sia stato reso in italiano perché ho dato solo un'occhiata veloce in libreria, ma la scrittrice ha uno stile molto pulito e non si risparmia nei dettagli senza essere pesante. Insomma, è piacevole e non sembra di leggere Moccia, per fare un esempio (se qualcuno non dovesse capire: sciatto, ripetitivo e spesso senza senso. Se siete estranei a tutto ciò, siete salvi).
In definitiva, per me è sì, sì e sì. Sara Raasch è bravissima, la trama non è banale, l'ambientazione è originale e io mi sono totalmente innamorata di questo romanzo. Consigliatissimo. E sapete ovviamente quanto io sia noiosa.
Vi saluto pagemasters, e ringrazio gli appassionati che continuano a leggermi anche con questo ritmo da bradipo morente :D
Baci, abbracci e fiocchi di neve. Sì, anche in estate. Soprattutto in estate.

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