sabato 17 giugno 2017

Traduzioni rivisitate #8 [Ritorno al futuro]

Ebbene sì, ho deciso di farmi del male. Ho sempre evitato i libri tratti dai film come si evita Google Traduttore in generale sempre e per sempre, ma presa dal delirio che mi assale ogni volta che leggo Ritorno al futuro da qualche parte, ho deciso di tentare. 
Ho dato una chance a Ritorno al futuro di George Gipe.
E mi sono fatta del male.

Tralasciando alcune differenze tra gli eventi narrati, che lasciano il tempo che trovano, questo libro, principalmente, ha due problemi che lo rendono un fallimento sia come romanzo a sé, sia come trasposizione della pellicola: la narrazione totalmente priva di entusiasmo e coinvolgimento, tanto che a volte mi ritrovavo in alcuni punti senza sapere come ci fossi arrivata, e le battute diverse dal film.
Sicuramente è un problema mio che le conosco a memoria, ma ogni volta che ne leggevo una sentivo in lontananza rumore di unghie sulla lavagna e voci lontane che gridavano «Propio, se io sarei», e tutte quelle cose brutte, sapete. Tutte.
Il mio naso da tartufo, però, ha iniziato a fiutare qualcosa che non andava con la traduzione quando ho visto che Marty dava del lei a Doc. Ho reperito l'edizione inglese, per fare le cose ben fatte, e il mio naso da traduzioni malfatte non mi ha delusa.
Il lei a Doc era chiaramente dovuto alla traduzione italiana, perché in inglese non esiste il lei, il grado di formalità viene esplicato tramite Mr/Mrs/Miss e il registro con cui ci si rivolge all'interlocutore. Quando trovate scritto su un libro tradotto diamoci del tu, quasi sicuramente nell'inglese ci sarà stato scritto call me by name (chiamami per nome). Quindi il lei della traduzione italiana non è giustificabile, proprio perché Marty non chiama Doc dottor Brown, ma Doc, appunto, che è un soprannome. È così intimo da dargli un soprannome e gli dà del lei?
Per quanto riguarda le battute diverse, invece, in inglese sono quasi identiche a quelle del film, ma della differenza nell'italiano non possiamo fare una colpa a Roberta Rambelli, la traduttrice. Siccome l'amata Wiki mi informa che il libro e il film sono usciti entrambi nel 1985, praticamente insieme, purtroppo temo che la traduttrice non abbia avuto modo di lavorare allineando la sua traduzione a quella del film, e il risultato ci dà due prodotti diversi. 
Diciamo che ho tratto dalla faccenda qualcosa di simpatico, nel senso che ovviamente le scelte traduttive sono differenti da quelle del film ma comunque belle, considerato che il mio storcere il naso è dovuto solo a una questione di abitudine. Voglio riportarvi, quindi, le traduzioni diverse rifacendomi all'elenco che avevo già fatto qui, in modo da poterle confrontare con le traduzioni del film.

  • Whoa Rock 'n Roll non c'è nel libro, perché la parte iniziale in cui Marty passa a casa di Doc e attacca le casse alla massima potenza manca totalmente.
  • Il butthead di Biff, che noi conosciamo come pidocchio, viene tradotto con impiccione. E perde parecchio, direi.
  • Anche qui birdwatching si risolve in guardare gli uccellini.
  • Il dialogo in cui Marty chiede una Tab al barista, che nel film era diventata una Fanta con conseguente battuta, nel libro resta Tab e perde tutto il dialogo.

    “Gimme a Tab.”
    The counterman sighed loudly, looked at him askance. “You’ll get that later.”
    “What?”                 
     “I can’t give you the tab unless you order something,” the counterman growled.

    «Mi dia una Tab.»
    Il banconiere sospirò e lo guardò di traverso.
    «Mai sentita. Che cos’è?»


    L'inglese resta fedele al film, in cui Marty chiede una Tab, che è una bevanda ma significa anche conto, e il barista risponde che non può dargli il conto se prima non ordina qualcosa.

    Per quanto riguarda la Pepsi free, con battuta sempre fedele al film, (Pepsi sens nella traduzione), il gioco di parole finisce col barista che capisce Pepsi fritta e gli chiede se lo stia prendendo in giro.
  • Calvin Klein è rimasto tale e quale.
  • La parte in cui Doc chiede a Marty chi sia il Presidente degli USA nel 1985, e inizia a elencare possibili attori per possibili ruoli politici, si ferma a Ronald Reagan.
  • Great Scott - Grande Giove - compare una sola volta nel libro, ed è tradotto con Dio :(
  • La parte in cui George cerca di dichiararsi a Lorraine e si incastra con le parole, pronunciando density al posto di destiny, (nel film delfino-destino) è diventato festino e poi cestino.

    - «Il mio festino mi ha condotto da te.»
    - «Sì», rispose. «Sono George. George McFly. Sono il tuo cestino. Voglio dire, il tuo destino.»
  • Do we become assholes or something? è diventato Siamo diventati dei fessi? Nel film diceva Divertiamo delle carogne, degli imbecilli? E a dirla tutta non me ne piace nessuna delle due. A quanto pare le parolacce terrorizzano tutti i traduttori di Ritorno al futuro.

E dunque pagemasters, mi perdonerete se non leggerò anche gli altri due, che peraltro non sono stati tradotti in italiano, ma penso di essermi già punita a sufficienza :D
Spero sia stato di vostro gradimento. A presto!

P.S. Inizialmente avevo messo questo post nella rubrica Quando il film è più bello del libro, ma alla fine mi sono resa conto di aver parlato solo della traduzione (tanto per cambiare), dunque l'ho inserito qui, nonostante in realtà non si tratti propriamente di una traduzione rivisitata. See you!

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